giovedì 16 febbraio 1978

Giampaolo Chies

CHIES, GIAMPAOLO (1947- ) Disegnatore ed illu­stratore italiano nato a Bologna il 26 Gennaio 1947. Dopo aver frequentato il liceo artistico, seguì il consiglio del suo professore, Carlo Santachiara, e decise di entrare nel mondo del fumetto. Nel 1968 realizzò il suo primo la­voro in questo senso dando vita ad un personaggio creato da Max Bunker, Virus Psik che venne pubblicato nel Di­cembre dello stesso anno sul n. 3 di Tommy, edito dalla Editoriale Corno. Virus Psik è una stravagante psichiatra che funge da filo conduttore in una serie di vicende im­perniate su una sottilissima satira di costume. Il perso­naggio apparve su altri due numeri della stessa rivista per ricomparire poi sulle pagine di Eureka nel n. 24 dell'Ot­tobre 1969. Chies cominciò da allora una stretta colla­borazione con Max Bunker realizzando, su testi di quest'ultimo, una serie di racconti a sfondo parapsicologico ed affrontando diversi generi ambientali, dal western alla fantascienza, sortendo sempre ottimi risultati nella con­tinua ricerca di una nuova espressione grafica. Il suo di­segno, che pare quasi ispirarsi ad una concezione defor­mata della fotografia, si sofferma con particolare intensità laddove la tecnologia diviene quasi una parte viva e mo­bile della storia. Nel 1971 Chies si trasferì a Milano e, pur continuando la sua collaborazione con Eureka, entrò nel campo dell'animazione alla Gamma Film che dovette presto abbandonare in seguito ad un periodo di crisi del­l'azienda stessa e del settore in genere degli animati. Ritor­nò a Bologna dove trovò un lavoro presso una agenzia pubblicitaria. L'attività non lo soddisfa, si licenzia e ri­torna al fumetto continuando a realizzare storie di Virus Psik e racconti di parapsicologia sempre su testi di Max Bunker, ed eseguendo delle tavole autoconclusive, intitolate Monodia, apparse regolarmente per due anni su Eu­reka. Attualmente sta eseguendo una riduzione del tutto particolare, curata da Max Bunker, del celebre Pinocchio collodiano che vedrà la stampa in volume alla fine del 1979. Giampaolo Chies è ritenuto dalla critica uno dei giovani più promettenti nel panorama fumettistico italiano in quanto è riuscito a rompere con la tradizione e ad intra­prendere una strada del tutto personale, in ciò aiutato dal suo spirito perfezionista che gli diviene limitativo per quanto riguarda quantitativamente la sua produzione.

L.S.

(da “Enciclopedia Mondiale del Fumetto” di Maurice Horn e Luciano Secchi, Editoriale Corno, agosto 1978)

4 commenti:

Fam ha detto...

Immagino si tratti del celebe "Pinocchio Super Robot", a cui inizialmente aveva lavorato anche Magnus. Cosa fa adesso il Chies?

@lberto ha detto...

Si certo, è quello di Magnus, poi uscito in lussuoso cartonato in tempi non sospetti (graphic novels?) nella versione Bunker-Chies .

Di Chies ho perso traccia, so che lavorò per la RAI come animatore dopo la collaborazione con Secchi, però anche in rete ho trovato pochissimo (diciamo pure nulla).

A presto.

alessandro ha detto...

Sto cercando per cielo e per mare tracce di Giampaolo, indimenticabile compagno di classe per due anni, prima della scelta felice della scuola d'arte.
Purtroppo un link lo ha dato per "compianto" e non ho trovato altro.

@lberto ha detto...

lo so, e dato che ho curato una sua scheda su un importante sito di fumetti, ti devo dire che queste informazioni sono quelle che ho