lunedì 15 marzo 2004

The Punisher The End


Punisher: The End, The ***½ (USA 2004, col, pag. 64) Soggetto: Garth Ennis. Disegni: Richard Corben. Nell’imminenza di una guerra nucleare, il pianeta è in stato di allerta. Il direttore della prigione di Sing Sing ordina ai secondini di uccidere tutti i prigionieri: non può permettere ad “assassini e spacciatori di scorazzare in un deserto post-atomico”. Ma un prigioniero molto speciale, Frank Castle – il Punitore dell’omonimo albo supereroistico –, ha la meglio sui suoi aguzzini, e, conquistato il controllo del rifugio antiatomico del carcere, attende il momento per compiere la sua ultima vendetta.
Personaggio controverso dell’universo Marvel – da sempre i criminali li elimina fisicamente –, Punisher è l’occasione principe per un duo eccellente, l’ex underground Richard Corben e l’irlandese Garth Ennis, per mettere in pratica un’intesa artistica breve ma eccellente. La tematica post-nucleare, opprimente negli anni ‘50, poi distrattamente ravvivata durante la presidenza Reagan, è qui affrontata con approccio para-scientifico e durezza quasi insopportabile. Nel corso della vicen-da, come suggerisce i titolo, il Punisher beniamino dei fan estremi della Casa delle Idee, si decomporrà – da vivo – pagina dopo pagina, in una sequenza in cui i nostri autori dialogano coi lettori in perfetta simbiosi tra la penna dell’uno e la matita dell’altro. Un’opera di trasporto emotivo raro, che pone la fragilità umana dinanzi lo specchio delle proprie follie – con grande onestà.
Ben curata l’omonima edizione italiana cartonata.