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venerdì 15 agosto 2003

Batman Illustrated by Neal Adams Vol. 1

Batman Illustrated by Neal Adams Vol. 1 *** (USA 2003, col, pag. 240) Soggetto: Leo Dorfman, Cary Bates, Bob Haney. Disegni: Neal Adams, Dick Giordano, Carmine Infantino, Vince Colletta, Curt Swan, Joe Kubert. Col nuovo millennio, la DC Comics decide di azzerare tutte le bizzarre ristampe [paperback in bianco e nero, miniserie ricolorate, ecc] che ripresentavano l’opera di Neal Adams per Batman – titanico sforzo, in quantità, ma soprattutto per le intenzioni dell’artista di riportare il detective incappucciato alle cupe atmosfere delle origini [fine anni ‘30]. L’impatto che ebbe Adams nella cultura pop americana è ben più vasto del suo lavoro a fumetti. Coetaneo di Lennon e Dylan, era pressato dall’urgenza [per alcuni anni lavora nella pubblicità, poi nelle strisce quotidiane] di partecipare/contribuire alla wave degli anni sessanta. Molto correttamente, in questo primo volume – di tre complessivi – la DC mette assieme tutta la produzione di Adams in un preciso periodo [1967-1969] delimitato a monte dai suoi esordi psichedelici nell’Estate dell’Amore [la saga di Deadman ], a valle dal rock crepuscolare degli episodi scritti da Denny O’Neil che troveremo nei volumi successivi. Che questa fase sia di transizione, è confermato dalla provenienza delle storie: la classica serie “The Brave and the Bold”, che, pubblicata discretamente in parallelo con i best-seller “Detective Comics” e “Batman”, trova il suo appeal nel presentare Batman in coppia, ogni numero, con un eroe diverso della casa editrice [qui Superman, Flash, i Giovani Titani, Creeper, Aquaman, lo stesso Deadman]. Ma il volume è anche “due libri in uno”: oltre a nove lunghe storie di tono poliziesco, c’è l’intera raccolta di copertine che Adams offriva ad altri autori, e dove già sperimentava le oscurità dell’icona uomo-pipistrello. Perciò il volume è programmaticamente anche un “libro d’arte” - con le sue dimensioni da coffe table, la carta patinata ed il resto. Per i lettori italiani che leggevano le edizioni Mondadori dell’epoca, quasi tutto [storie e copertine] è impresso nella memoria. E la fine di questo volume coincide quasi esattamente con le ultime pubblicazioni della casa di Segrate, prima della rinuncia di tradurre i supereroi americani. Alle nuove generazioni sono invece riservate le colorazioni computerizzate, ricche di effetti speciali. Batman anni ’70 si allinea alle produzioni attuali statunitensi [ipertrofie e fotoritocchi], obnubilando la ricchezza espressiva dell’artista newyorkese, e sofisticando un prodotto che confonde e sovrasollecita i sensi. Neal Adams comunque è stato attivamente consultato per tutta l’opera: contribuisce con illustrazioni, supervisiona il restauro delle tavole, scrivendo anche una bella introduzione – dove si scusa per il prezzo del volume [49,99 dollari]. In Italia il libro, stampato però in Spagna, arriva nel 2007, a prezzo accessibile, ma con una lunghissima lista di svarioni.

lunedì 27 luglio 1992

Green Lantern/Green Arrow: Hard-Traveling Heroes



Green Lantern/Green Arrow: Hard-Traveling Heroes ***½ (USA 1992, col, pag 192). Soggetto: Dennis O’Neil. Disegni: Neal Adams, Dick Giordano. I due supereroi statunitensi Green Lantern e Green Arrow si accordano per un viaggio alla scoperta dei mali che affliggono la propria nazione, gli USA, all’indomani dell’assassinio di Marthin Luther King e di Robert Kennedy. Gli avversari che trovano a dover affrontare non sono esseri superpotenti, ma cinici proprietari immobiliari, folli possidenti terrieri, ed altri potentati economici, che, pur di preservare i propri privilegi, agiscono con l’astuzia - al limite della legalità - depauperando la gente dei propri diritti basilari. Convocati infine al cospetto di un tribunale intergalattico – a causa di un salvataggio di una nave con scorie chimiche, che i due eroi hanno gestito in modo opinabile – Green Lantern e Green Arrow scoprono che anche tra gli extraterrestri il male arraffa il potere con mezzi controversi, e garantisce i propri privilegi con la violenza.
Paperback che raccoglie la miniserie “Green Lantern & Green Arrow”, già ristampata da celebri albi a fumetti che tra 1971 e 1974 introducono alcune tematiche di critica sociale nel mondo frenetico del comic-book. I due protagonisti hanno una lunga tradizione di affezione da parte del pubblico che risale agli anni ’40, e, coerentemente, per tre decenni restano di secondo piano, soprattutto economicamente. La bellezza di queste storie è dovuta al soggettista Dennis O’Neil, che esprime istintivamente le inquietudini dei movimenti di protesta dei coetanei sessantottini. Neal Adams fa da mediatore tra un disegno impressionista – che si espliciterà gradualmente – e il dovere di offrire comunque un prodotto mainstream d’azione e lotte spettacolari. La collezione di questi antichi fumetti ha molteplici punti di interesse: la prima ristampa degli anni ottanta si adegua all’attenzione per l’Autore con la A maiuscola di quel periodo, questa riproposta in paperback è risposta al mercato diretto – le fumetterie – che premiano i volumi di nuova uscita, a scapito dell’antiquariato. Il risultato ha un sapore curioso, tra l’ideale graphic novel di storie in realtà autoconclusive, e la storicizzazione – all’uscita è la ristampa “definitiva” – di un periodo in cui la creatività degli autori Marvel e DC era troppo frammentata per qualsiasi analisi storica ed estetica.
Il volume ripropone Green Lantern nn 76-82 [1970], e prosegue nel volume gemello “More Hard Traveling Heroes”. Gli stessi episodi - già inclusi nella miniserie “Green Lantern & Green Arrow” [1983] sono infine restaurati in un monumentale hardcover dal medesimo titolo nel 2000.