venerdì 15 gennaio 2010

La Bambina Filosofica



Bambina Filosofica, La ** (ITA 2010, b/n, pag. 116) Soggetto: Vanna Vinci. Disegni: Vanna Vinci. Fattasi lungamente desiderare, una deliziosa bimba decide di nascere e dispensare al mondo le proprie inadeguatezze. La mamma - già arresasi a ogni dovere pedagogico - accompagna via via la figlia “filosofica” nelle varie figuracce sociali.
Lunga gestazione - anche - per un bel libro tutto italiano. Vanna Vinci, artista giovane – ma ormai quarantacinquenne – del comics d’autore, migra da uno stile carino e lezioso [su “Mondo Naif”] ad uno disegno più aggressivo, in linea col fumetto indipendente USA. Il soggetto, vagamente autobiografico, frequenta la grande lezione della Nidasio [“Valentina Mela Verde”] senza cogliere nel segno dell’analisi sociale e delle nevrosi generazionali del modello di riferimento. Assistita dall’editor Daniele Brolli e da altri redattori di una piccola casa editrice che l’ha allevata, l’autrice palesa il bisogno di un soggettista migliore di sé stessa, - oppure di praticare riferimenti culturali più originali. Tra l’encomio per l’editore, che scommette su un fumetto di nicchia, e l’ardua classificazione di una striscia in difetto della tradizionale destinazione su quotidiano, l’opera si riduce ad una catarsi dell’autrice, nel corso della propria battaglia per la comprensione del mondo in balia all’entropia – ma senza la pudicizia di un allenamento sentimentale privato.