giovedì 19 maggio 1983

Signal From Space

Signal From Space *** (USA 1983, col, pag. 132) Soggetto: Will Eisner. Disegni: Will Eisner. Osservatorio astronomico di Mesa, New Mexico. In una notte fine anni ’70 viene registrata una sequenza breve di numeri primi: si tratta senz’altro di un segnale di vita intelligente, proveniente dal piccolo pianeta Barnard – scoperta di tale portata, che i primi addetti ad analizzare i dati decideranno di tenere tutto per sé.
Sennonché a breve i Russi s'interessano, tramite una propria talpa, ad entrare in possesso dei dati, rapendo persino quei tecnici americani. Da qui - tra omicidi particolarmente odiosi, love story e tradimenti, intrighi di potere, improbabili tecnologie, fanatismi pseudo-religiosi, enormi interessi economici -, alla corsa per il primo lancio spaziale verso Barnard entreranno in gioco mille attori: le onnipresenti spie russe, l’idealista ma controverso astrofisico Budd – prontamente arruolato nella CIA -, la scalcinata e presto ricchissima setta “Il popolo delle stelle”, la spietata multinazionale “Multinational” [che influenza “la vita economica di 15 paesi del mondo”], il presidente USA uscente, quello loscamente neo-eletto, Milgate, e persino la più classica mafia italo-americana, e lo staterello africano “secessionista dalla terra” del Sedani, dove avverrà il primo lancio verso Barnard - tutti in corsa per il primato sull’affaire extraterrestre.
Seconda graphic novel della produzione matura di Eisner, dopo il rivoluzionario “Contratto con Dio”, è un lungo racconto morale di sofisticato livello, il cui l’elemento fantascientifico è solo un pretesto per un concatenarsi abilissimo d’ambientazioni da “crime story”, cliché da film su Cosa Nostra, drammaturgia à la Arthur Miller, sincera dietrologia radical in puro stile anni ’70, percorsi dell’anima tra amori idealizzati e sesso degradato.
Molta carne al fuoco dunque per un racconto in cui non si salva nessuno [persino il bravo e coraggioso Budd mette alcove e soldi sul piano dei propri ideali], nel quale ritroviamo alcune belle atmosfere Wellesiane a cui The Spirit ci aveva abituato [il passaggio della cortina di ferro, ed un omicidio a sorpresa nei bassifondi di una fascinosa Berlino], ma anche qualche ovvietà [il presidente USA in carica viene colpito con un fucile di precisione dall’Oswald di turno – che poco dopo verrà eliminato dagli stessi mandanti], ed una certa didascalica, a cui Eisner nei decenni seguenti ci renderà avvezzi - e di cui abuserà. E se la lucidità dell’opera è quasi unica, e la lettura altrettanto obbligatoria, troppo è lasciato alla memoria a breve termine, anche per il lettore affezionato.
Nota storica: il romanzo grafico è pubblicato in 8 capitoli su “The Spirit Magazine” tra 1978 e 1980, col titolo “Life On Another Planet” (in Italia "Vita su un altro pianeta"). Colorato e raccolto in questo volume dal titolo “Signal From Space” nel 1983, è infine ristampato dalla DC nel 2003 nell’originale bianco e nero, come parte della “Will Eisner Library”.