by Alberto Rapisarda / ConCept (concept.press.italy@gmail.com)
domenica 15 dicembre 1985
lunedì 9 dicembre 1985
Cloack and Dagger
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Ottimo prodotto Marvel, per due supereroi suggestivi, Cloack [la Cappa] e Dagger [la Spada], il primo afroamericano, avvolto in un oscuro mantello, la seconda esile e bionda, è una giovinetta reminiscente della sensuale-senza-malizia Sue Storm dei Fantastici Quattro. La miniserie è composta da 11 albi, prosecuzione della omonima “Cloack and Dagger” in quattro parti del 1983: qui troviamo lo stesso team artistico – i suggestivi testi di Bill Mantlo, le matite dell’elegante Rick Leonardi, e la peculiare inchiostrazione di Terry Austin – che rinnova l’atmosfera horror delle prove precedenti, con qualche approfondimento psicologico in aggiunta. La sensualità dell’attrazione-repulsione tra la bella Dagger/Luce e l’inquieto Cloack/Oscurità, trova diverse conferme nei testi [“Il diavolo gioisce dei tuoi peccati” dice Cloack al fraintendimento della sua prossima vittima] e in generale nell’epoca, che – come in Frank Miller – insinua la liceità del uso del terrore nella lotta al male. Nella sua rischiosa gestione di argomenti scabrosi, tra cui la tratta di adolescenti, la serie è presto normalizzata da disegnatori tradizionalisti [l’allora acerbo Mike Mignola], ed infine dall’eccellente idolo dei teen-ager Arthur Adams.
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