The Moth Special *** 1/2 (USA 2004, col, pag. 56) Soggetto: Gary Martin. Disegni: Steve Rude, Gary Martin. L’artista circense Jack Mahoney ha una doppia vita: accanto alle sue spettacolari esibizioni pubbliche sotto il tendone, si produce in misteriose estemporanee apparizioni, bardato d’un costume assai tecnologico degno del primo Batman, per punire piccoli malavitosi.
Narrata in parallelo coi ricordi d’un’infanzia in orfanotrofio, e della seminale educazione fisica e morale ricevuta nella prima famiglia mai avuta, il grande ambiente del circo, quest’avventura introduttiva di Jack nei panni di “The Moth”, vede l’eroe confrontarsi, nonostante l’incosciente e scanzonata fiducia riposta in sé stesso, con un avversario che forse difficilmente potrà sconfiggere:la Bestia , un demone mezzo leone e mezzo uomo, è evocato da riti pagani d’una tribù africana, e la carneficina che esso sta perpetrando in terre statunitensi è solo piccola parte d’un malvagio disegno di smisurate proporzioni ancestrali.
Lo scrittore Gary Martin, al servizio d'uno dei nuovi personaggi “di proprietà degli autori” del comics-dom statunitense, dona alla creatura dell’irreprensibile disegnatore Steve Rude un background credibile ed una suspence abilmente affilata.
Il team creativo pesca a piene mani, neanche poi tanto velatamente, dai brevi racconti anni ’60 apparsi su “Strange Tales” [la Torcia Umana a solo], dal Deadman di Neal Adams, condendoli di elementi grafici da The Punisher della Marvel, ed indulgendo infine in attualissime sequenze splatter che non valicano il buon gusto.
L’abilità di Steve Rude, votato da anni alla personalissima missione d’attualizzarela Silver Age , trova un’ulteriore ed ottima prova in questo one-shot, pilota d’una serie regolare per la Dark Horse. Ma la menzione particolare va ai colori di Glenn Whithmore, che rispettano magistralmente l’operazione vintage nonostante l’uso del computer.
In appendice una breve storia di doppi giochi e gang rivali, godibilissima nel suo puro stile Bill Finger [era già apparsa sulla rivista antologica “Dark Horse presents”].
Entrambi gli episodi sono inediti in Italia.
Narrata in parallelo coi ricordi d’un’infanzia in orfanotrofio, e della seminale educazione fisica e morale ricevuta nella prima famiglia mai avuta, il grande ambiente del circo, quest’avventura introduttiva di Jack nei panni di “The Moth”, vede l’eroe confrontarsi, nonostante l’incosciente e scanzonata fiducia riposta in sé stesso, con un avversario che forse difficilmente potrà sconfiggere:
Lo scrittore Gary Martin, al servizio d'uno dei nuovi personaggi “di proprietà degli autori” del comics-dom statunitense, dona alla creatura dell’irreprensibile disegnatore Steve Rude un background credibile ed una suspence abilmente affilata.
Il team creativo pesca a piene mani, neanche poi tanto velatamente, dai brevi racconti anni ’60 apparsi su “Strange Tales” [
L’abilità di Steve Rude, votato da anni alla personalissima missione d’attualizzare
In appendice una breve storia di doppi giochi e gang rivali, godibilissima nel suo puro stile Bill Finger [era già apparsa sulla rivista antologica “Dark Horse presents”].
Entrambi gli episodi sono inediti in Italia.
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