Batman Illustrated by Neal Adams Vol. 1 *** (USA 2003, col, pag. 240) Soggetto: Leo Dorfman, Cary Bates, Bob Haney. Disegni: Neal Adams, Dick Giordano, Carmine Infantino, Vince Colletta, Curt Swan, Joe Kubert. Col nuovo millennio, la DC Comics decide di azzerare tutte le bizzarre ristampe [paperback in bianco e nero, miniserie ricolorate, ecc] che ripresentavano l’opera di Neal Adams per Batman – titanico sforzo, in quantità, ma soprattutto per le intenzioni dell’artista di riportare il detective incappucciato alle cupe atmosfere delle origini [fine anni ‘30]. L’impatto che ebbe Adams nella cultura pop americana è ben più vasto del suo lavoro a fumetti. Coetaneo di Lennon e Dylan, era pressato dall’urgenza [per alcuni anni lavora nella pubblicità, poi nelle strisce quotidiane] di partecipare/contribuire alla wave degli anni sessanta. Molto correttamente, in questo primo volume – di tre complessivi – la DC mette assieme tutta la produzione di Adams in un preciso periodo [1967-1969] delimitato a monte dai suoi esordi psichedelici nell’Estate dell’Amore [la saga di Deadman ], a valle dal rock crepuscolare degli episodi scritti da Denny O’Neil che troveremo nei volumi successivi. Che questa fase sia di transizione, è confermato dalla provenienza delle storie: la classica serie “The Brave and the Bold”, che, pubblicata discretamente in parallelo con i best-seller “Detective Comics” e “Batman”, trova il suo appeal nel presentare Batman in coppia, ogni numero, con un eroe diverso della casa editrice [qui Superman, Flash, i Giovani Titani, Creeper, Aquaman, lo stesso Deadman]. Ma il volume è anche “due libri in uno”: oltre a nove lunghe storie di tono poliziesco, c’è l’intera raccolta di copertine che Adams offriva ad altri autori, e dove già sperimentava le oscurità dell’icona uomo-pipistrello. Perciò il volume è programmaticamente anche un “libro d’arte” - con le sue dimensioni da coffe table, la carta patinata ed il resto. Per i lettori italiani che leggevano le edizioni Mondadori dell’epoca, quasi tutto [storie e copertine] è impresso nella memoria. E la fine di questo volume coincide quasi esattamente con le ultime pubblicazioni della casa di Segrate, prima della rinuncia di tradurre i supereroi americani. Alle nuove generazioni sono invece riservate le colorazioni computerizzate, ricche di effetti speciali. Batman anni ’70 si allinea alle produzioni attuali statunitensi [ipertrofie e fotoritocchi], obnubilando la ricchezza espressiva dell’artista newyorkese, e sofisticando un prodotto che confonde e sovrasollecita i sensi. Neal Adams comunque è stato attivamente consultato per tutta l’opera: contribuisce con illustrazioni, supervisiona il restauro delle tavole, scrivendo anche una bella introduzione – dove si scusa per il prezzo del volume [49,99 dollari]. In Italia il libro, stampato però in Spagna, arriva nel 2007, a prezzo accessibile, ma con una lunghissima lista di svarioni.
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